Educazione al Linguaggio Filmico
DESTINATARI: alunni del primo biennio del liceo classico
OBIETTIVI:
Il percorso di educazione al linguaggio cinematografico, in considerazione anche dell’ampio spazio che la comunicazione audiovisiva occupa nella società contemporanea, si pone come valido supporto nell’ambito della riflessione sulla lingua, ed in particolare del rapporto tra lingue verbali e linguaggi visivi, propria del programma di italiano del primo Biennio.
Tale percorso sarà articolato in due momenti:
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riflessione teorico-metodologica sulla disciplina;
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visione diretta ed analisi di testi filmici di diverse epoche e di diversi generi, alcuni dei quali presentati in lingua originale.
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Realizzazione di materiali audiovisivi
Obiettivi:
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conoscere il linguaggio con cui si esprime un’opera cinematografica; essere consapevoli della specificità del linguaggio cinematografico rispetto agli altri linguaggi; conoscere le varie fasi di produzione di un film; saper assistere criticamente a uno spettacolo cinematografico;
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conoscere il sistema dei generi cinematografici; cogliere il rapporto cinema-letteratura, comprendendo come il testo filmico si configuri non come semplice trasposizione del testo letterario, ma come creazione artistica autonoma;
Contenuti:
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Contenuti disciplinari (riflessione teorico-metodologica con supporto di materiali audiovisivi)
I anno
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Che cos’è il cinema; la nascita del cinematografo: l’invenzione dei Lumière. Le invenzioni del pre-cinema: lanterna magica, fenachistoscopio, prassinoscopio, zootropio, kinetoscopio. La specificità del linguaggio cinematografico; l’unità di base: l’inquadratura e i livelli di percezione dell’inquadratura; la gradazione dell’inquadratura: i campi e i piani; l’angolo di ripresa; i movimenti di macchina; la cornice e i due spazi: campo e fuori campo; la luce e il colore; l’avvento del sonoro nel cinema: le funzioni del suono, il suono e lo spazio, il suono e il tempo; gli effetti speciali.
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I generi cinematografici.
II anno
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Cos’è il montaggio; l’effetto Kuleson; le funzioni del montaggio; il montaggio nel cinema delle origini; l’economia della ripresa e il montaggio narrativo in D. W. Griffith; il montaggio sovrano in S. M. Ejzenstejn; il montaggio connotativo; Hollywood e il montaggio “invisibile”; il montaggio nel cinema neorealista; il piano-sequenza e la profondità di campo; la “Nouvelle Vague”: le novità formali e l’abbandono delle regole del cinema classico.
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Il rapporto cinema-letteratura