L’attivista Dhelsa Osman incontra gli studenti del Cevolani

L’Associazione Daniele Po, attraverso il premio Internazionale ogni anno conferisce un riconoscimento ad una donna o ad un personaggio, che si sia distinto per la difesa dei diritti umani ed abbia operato per costruire nella società la pace. Da molti anni la nostra scuola ha aderito all’iniziativa, promossa dai fondatori Nedda e Fortunato Po, per onorare la memoria del proprio figlio. Quest’anno gli studenti hanno potuto ascoltare la voce di Delsha Osman, una rifugiata politica curdo-siriana, nata nella città di Oms. Ha narrato agli allievi il proprio impegno e quello delle donne curde per far nascere e per far continuare ad operare il movimento femminista nella società curda nel Rojava.

Le combattenti della Siria del nord, attraverso un processo molto lento e dai risvolti complessi, iniziato tra gli anni Ottanta e Novanta, hanno costruito un’idea nuova di società, libera da vincoli patriarcali e maschilisti.

L’attivista Delsha Osman ha descritto, in maniera toccante ed intensa, il ruolo fondamentale delle donne nel Rojava nella lotta per la libertà, all’insegna dello slogan “combatteremo fino alla pace”.

Fino al secolo scorso le donne curde non avevano nemmeno un nome, ora le donne combattono sulle montagne a fianco degli uomini, rinunciando a tutto per la libertà.

La Rojava Revolution promuove ideali di uguaglianza, di libertà di culto, di sostenibilità ambientale, di convivenza fra curdi, arabi, turchi, cristiani ed armeni.

a comunità Internazionale non può disattendere di aiutare le donne curde nella loro battaglia per l’autodeterminazione e per la libertà, un bene caro e prezioso.

Queste donne, come Virgilio dice a Catone, nel I canto del Purgatorio: “Libertà van cercando, ch’è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta”