Il CEVO AMA il CINEMA
Nell'ambito del progetto "PATRIMONIO E PAESAGGIO CULTURALE - GLI STUDENTI DEL CEVOLANI ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO TRA CINEMA, ARTE E AMBIENTE" tutti gli studenti del liceo Cevolani a partire da questa prima settimana di Aprile sono chiamati a raccolta davanti al grande schermo del rinnovato Cinema Don Zucchini per due proiezioni: Principessa Mononoke di Ayao Miyazaki e Nomad di Werner Herzog.
Di seguito una breve sintesi della trama dei due film. Alleghiamo anche le due schede filmografiche redatte dai prof. Ricci Claudio e Borgatti Giulio Antonio.
Principessa Mononoke
Nel Giappone dell’era Muromachi (1336-1573) il giovane Ashitaka è costretto ad uccidere un gigantesco cinghiale indemoniato che minaccia di distruggere il suo villaggio; durante lo scontro viene infettato dal veleno dell’animale e, per evitare che la ferita si espanda fino a portarlo alla morte, cavalca verso Ovest nella speranza di incontrare il Dio della natura, che solo potrà salvarlo. Durante il tragitto si imbatte nella guerra degli spiriti della foresta e degli animali contro gli uomini della Città del Ferro, che vogliono abbattere gli alberi della montagna per estrarre il prezioso metallo utilizzato per la costruzione di armi.
Dalla parte degli animali combatte San, una ragazza allevata dai lupi e chiamata Principessa Mononoke, che odia gli uomini e di conseguenza anche lo stesso Ashitaka, il quale cerca di conquistare la sua fiducia, schierandosi al suo fianco. Prende parte allo scontro anche un gruppo di monaci decisi a convincere gli
uomini ad uccidere il Dio e a rubarne la testa che, si dice, procuri l’eterna giovinezza.
Nomad
Il massimo esponente del Nuovo Cinema Tedesco, il visionario regista bavarese Werner Herzog, autore di capolavori immortali come Aguirre furore di Dio, Fitzcarraldo e Fata Morgana, segue le impronte di un grande scrittore e avventuriero del '900: Bruce Chatwin. Dai cammini dei canti degli aborigeni dell'Australia alla ricerca di un antico naufragio in Patagonia, dalle radici dimenticate dell'Europa ai deserti dell'Africa, dove gli archeologi frugano con pazienza la sabbia per trovare le reliquie dei primi uomini, alle grotte dell'Argentina, segnate dalle impronte di mani di persone vissute milleni or sono,
Herzog segue il peregrinare del fraterno amico scomparso da più di trent'anni, inclazato dalla domanda su chi fosse Bruce e su che cosa voglia dire essere uomini. Al gesto semplice ed umile del camminare a piedi, che ha contrassegnato in modo così peculiare l'esperienza di questi due giganti, si accompagna quello del raccontare, fino a svelare il segreto di uno zaino che è il segno di una vita salvata ed insieme il passaggio di un testimone.