La Vida es Sueño – Teatro in lingua spagnola
Facciamo un gioco di immaginazione: ricostruisci nella tua mente l’immagine della tua stanza, della piantina di casa, pensa a chi la abita, ai tuoi genitori, agli oggetti al suo interno a cui sei particolarmente legato. Ora tenta di ricostruire il tuo percorso verso la scuola e pensa alle attività che ti riserva il pomeriggio o a quelle della sera. Ammiri tuoi piani per il futuro quando, d’un tratto, mentre stai rovistando tra i ricordi del tuo passato, senti una voce: “è tutto un sogno”. Sei costretto ad aprire gli occhi e a renderti conto, tra meraviglia ed angoscia, di essere un’altra persona, in un altro luogo, in un altro tempo... insomma, in un’altra realtà. Queste le parole con cui l’attrice della Compagnia Larven Alay Arzelus Makazaga ha introdotto lo spettacolo teatrale in lingua spagnola, tenutosi il giorno 13 maggio dalle ore 11.15 alle ore 13.00 nel giardino della sede del Liceo Cevolani in corso Guercino. Nonostante i pochi oggetti di scena a disposizione, il capolavoro di Calderón de la Barca, condensato ed arricchito grazie all’ironica verve di un abile attore del XVII secolo, ha di certo costituito un modo innovativo di intendere il presente. La reclusione del figlio del sovrano all’interno di una torre e la sua successiva liberazione, infatti, rappresentano una metafora non troppo celata del panorama mondiale degli ultimi anni. Ciò ha conferito un pretesto alla compagnia per rivolgere un vigoroso appello al giovane pubblico, invitandolo ad aprire gli occhi appena ve ne fosse la possibilità ed a vedere i sacrifici compiuti durante la pandemia e l’isolamento unicamente come un sogno, un incubo, ormai superato. La destrezza dell’attrice nel guidare gli spettatori attraverso una molteplicità di situazioni si è rivelata di fondamentale importanza per attirare l’attenzione dei numerosi studenti in platea ed anche di quelli sui banchi, che non hanno saputo resistere alla tentazione di affacciarsi alle finestre. Dal canto loro gli osservatori hanno manifestato capacità di astrazione e grande coinvolgimento in ciascuna delle performance dell’attrice dalle innumerevoli identità, la quale, al termine dello spettacolo ha ricevuto un caloroso e più che meritato applauso.