Σιωπή/Siopè - GIACOMO TROPEANI e la poesia che salva il mondo
Qualcuno dice che la poesia salverà il mondo. Di certo ha salvato l’anno scolastico più deprimente e più lungo di Giacomo Tropeani e quello di chi condivide con lui le mattine a scuola: tutte uguali, grigie e silenziose, perché private del vero cuore pulsante della scuola: i ragazzi, costretti alla didattica a distanza dalla pandemia.
Giacomo, che tanto aveva aspettato “l’anno della quinta”, quello dell’esame, non vuole venire più a scuola. Non ci si ritrova più: non è la sua scuola quella, e per protesta dorme. Dorme a sonno pieno, indolente, quasi irriverente, fino a quando il suo professore di Italiano, dopo una discussione, gli propone di trasferire in versi tutta la sua noia, la sua rabbia e la sua delusione.
Giacomo, che scrive poesie da sempre, accoglie la proposta.
Realizza il primo componimento, Perché dormo, e, subito dopo, Breve pena la solitudine. Ecco come nasce Σιωπή/Siopè, in silenzio.
La poesia d’ apertura arriva sesta al XXV concorso internazionale di poesia Il Saggio – città di Eboli, mentre l'intera raccolta ottiene il plauso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ringraziato Giacomo con una lettera scritta di suo pugno.
Il 2 Ottobre 2021, nel contesto accogliente e familiare della Sala da Tè di Cento, la raccolta è stata presentata al pubblico dall’autore stesso, che dialoga con Stefano Cariani e Anna Marrone, due dei suoi professori del LiceoCevolani.
Un bel momento, commovente e divertente al tempo stesso, che lascia nel cuore di tutti l’attitudine più spiccata di Giacomo: quella alla speranza.